Ho appena finito di scrivere a proposito dei miei 3 giorni trascorsi al Real World Crypto 2018 (il blog post per chi legge inglese e' qui ) e mi sono accorto che non c'e' traccia di nessuna Universita' (ma anche azienda) italiana. Tutto cio' non puo' che rendermi un po' triste. L'Italia aveva una posizione di rilievo nell'"antica" crittografia. Non ci dimentichiamo dell'ormai super obsoleto (ma storicamente rilevante) Cifrario di Cesare per non parlare di volumi come " La crittografia diplomatica, militare e commerciale ossia l'arte di cifrare e decifrare le corrispondenze segrete" di Luigi conte Gioppi di Türkheim!! L'Italia ha tutt'ora crittografi di primo livello, basti pensare a Silvio Micali co-inventore delle Zero Knowledge Proof e vincitore della massima onoreficienza nel campo dell'informatica cioe' il Turing Award . Ora, scusate il mio sfogo, ma considerando che RWC e' di gran lunga la co